Venti di guerra

Roma, 17 novembre 2012 -  Se dalla Striscia di Gaza continuerà l'ininterrotto lancio di razzi contro Israele, Tel Aviv entro "24-36 ore" lancerà un'offensiva di terra nell'enclave costiera. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri, Danny Ayalon alla Cnn. "Non vorremo entrare a Gaza - ha chiarito Ayalon - ma se nelle prossime 24-36 ore saranno lanciati altri razzi contro di noi, questa sarà la causa che provocherà".

TEERIBILE TENSIONE - Sabato di eccezionale tensione in Medio Oriente,
mentre al Cairo il presidente egiziano Mohamed Morsi tenta di convincere il
leader politico di Hamas, Khaled Meshaal, a condividere una
tregua bilaterale immediata. Intanto Israele bombarda per il quarto
giorno di fila la Striscia di Gaza (mille i voli complessivi dell'aviazione
con la Stella di David). Oggi è stato distrutto il quartier generale di Hamas,
il movimento islamico radicale che controlla politicamente l'intera area. Nei
raid di stamattina sono rimasti uccisi altri nove palestinesi. Sale così
a 42 il numero dei morti negli attacchi israeliani, secondo il bilancio fornito
dalle autorità di Gaza, contro le tre vittime civili israeliane di 48 ore
fa.
NESSUNA VITTIMA ISRAELIANA - Secondo la polizia, citata dal Jerusalem Post, quattordici razzi sono stati lanciati questa mattina, in una sola ora, dalla Striscia di Gaza nel sud di Israele, senza però causare vittime o danni. Nel pomeriggio, a Tel Aviv, è risuonato l'allarme ma la batteria anti-missilistica Iron Dome, dislocata a difesa dell'area più popolata, ha disinnescato la nuova minaccia in arrivo, con ogni probabilità un missile a lunga gittata Fajr 5.

PROTESTA HAMAS - "Il nostro quartier generale è stato completamente distrutto e alcune case vicine sono state danneggiate dai bombardamenti barbari di Israele", ha detto un responsabile di Hamas. L’esercito israeliano "ha colpito il quartier generale del capo del governo di Hamas, Ismail Haniyeh, a Gaza", ha confermato un portavoce di Israele. "Nelle ultime sei ore le Forze di difesa israeliane hanno preso di mira 85 nuovi siti terroristici", ha precisato l’esercito dello Stato ebraico dal suo account ufficiale di Twitter.

STELLA DI DAVID - Tre soldati israeliani sono stati feriti da un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza a Eshkol, vicino al confine con l’enclave palestinese. “Il razzo ha colpito il Consiglio regionale di Eshkol”, ha spiegato una portavoce militare. I tre soldati si trovavano all’interno della sede del Consiglio. Intanto militanti del braccio armato di Hamas hanno reso noto di aver sparato cinque colpi di mortaio contro una postazione a Reim, un kibbutz israeliano vicino a Kissufim, nel centro della Striscia di Gaza.

PARLA OBAMA - Intanto Barack Obama ha ricevuto una telefonata dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, a cui "ha riaffermato il suo sostegno per il diritto di Israele all’autodifesa e ha espresso rammarico per la perdita di vite di civili israeliani e palestinesi". Netanyahu, da parte sua, ha espresso al presidente statunitense il profondo apprezzamento israeliano per il contributo Usa al sistema difensivo Iron Dome che "ha salvato innumerevoli vite israeliane". Il comunicato ha riferito che si è parlato di "alcune opzioni per fermare l’escalation", ma senza entrare nei dettagli. In precedenza Obama aveva parlato anche con il presidente egiziano Mohamed Morsi, a cui aveva espresso l’auspicio che gli sforzi dell’Egitto per una tregua potessero andare a buon fine "per riportare la stabilità e impedire ulteriori perdite di vite umane".

ERDOGAN SUL PULPITO - Il primo ministro turco Recep Tayyp Erdogan ha accusato oggi Israele di aver violato la tregua con il gruppo palestinese Hamas, attaccando la Striscia di Gaza, e ha espresso l’auspicio che il conflitto cessi il prima possibile. “Israele ha fatto un baccano internazionale con i suoi tre morti, ma di fatto è Israele che ha violato il cessate il fuoco”, ha detto Erdogan ai giornalisti all’aeroporto di Ankara, prima di imbarcarsi sull’aereo che lo ha portato al Cairo, per un incontro con il presidente egiziano Mohamed Morsi."E’ una tattica di Israele quella di puntare il dito contro Hamas e attaccare Gaza”, ha aggiunto Erdogan, che ha ha anche riferito di aver parlato ieri sera della crisi a Gaza sia con il presidente americano Barack Obama sia con quello russo Vladimir Putin. Il leader turco ha esortato la comunità internazionale ad agire per ottenere una tregua a Gaza, perché “il bilancio dei morti, in gran parte donne e bambini, continua ad aumentare”.

MONTI: "PREOCCUPAZIONE" - In una nota, Palazzo Chigi, ha fatto sapere che "il presidente Monti, profondamente preoccupato per l’escalation della violenza nella striscia di Gaza, sta intensificando i contatti con le parti in causa e con tutti gli attori regionali al fine di favorire una immediata cessazione di ogni violenza e la ripresa del dialogo".

OFFENSIVA DIPLOMATICA - Il governo egiziano è al lavoro per raggiungere entro 24-48 ore un accordo per un cessate il fuoco tra Hamas e Israele. Lo hanno rivelato fonti egiziane di alto livello, rimaste anonime, al quotidiano israeliano Haaretz, precisando che a guidare l'iniziativa egiziana e' il ministro dell'Intelligence, Rafat Shehata. Secondo le fonti, Shehata sta avendo degli incontri al Cairo con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Khaled Mashaal e il suo vice Moussa Abu Marzuk. Non è chiaro ancora su quali basi potrebbe poggiare il cessate il fuoco ma, secondo Haaretz, è possibile che l'Egitto, come gesto distensivo verso il movimento islamico, possa allentare i controlli sulle merci in entrata al valico di Rafah.

VERTICE IN CORSO - Intanto oggi, sempre al Cairo,  si è svolto un vertice sulla crisi a Gaza tra il presidente egiziano, Mohammed Mursi, il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan e l'emiro del Qatar, lo sceicco Hamad Bin Khalifa Al Thani, finanziatore della causa palestinese con il recente invio di 250 milioni di dollari per le popolazioni della Striscia. Il Qatar donerà 10 milioni di euro all'Egitto per l'assistenza sanitaria ai feriti di Gaza. In serata è partita anche una riunione d'urgenza della Lega araba.

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